La storia dei jeans è incredibile e risale a diversi secoli fa. A differenza di quanto si sia soliti credere, il jeans non nasce negli Stati Uniti: per conoscere le sue origini rimaniamo in europa e, più precisamente, nella città di Genova e a Nîmes, una cittadina nel sud della Francia che gli stessi francesi amano definire la Roma francese.
Documenti confermano che già nel XV secolo da Genova veniva esportato un tessuto molto resistente. Questa robusta tela era utilizzata per confezionare i pantaloni da lavoro dei marinai genovesi, che avevano la necessità di indossare indumenti durevoli nel tempo. Nella vicina Francia questo tessuto prese il nome di “Genes” ovvero “di Genova” o “blu de Genes” a significare “blu di Genova” e, nel tempo, i nomi si sono modificati dando vita ai termini che noi conosciamo per chiamare i pantaloni Jeans o blu jeans.
Parallelamente, a Nîmes, un tessuto simile chiamato “denim” stava venendo sviluppato. Il termine “denim” deriva da “de Nîmes”, che significa “dalla città di Nîmes”. Questo tessuto era noto per essere particolarmente resistente e adatto per l’uso quotidiano dei lavoratori, simile a quello usato per i “Genes” genovesi.
Nel 1800 i francesi, passando proprio per il porto di Genova, iniziarono ad esportare i loro tessuti negli Stati Uniti. E fu così che il Denim arrivò oltre oceano.
Ed è qui che ha inizio la storia dei jeans così come li conosciamo oggi, con Levi Strauss, un immigrato tedesco che si trasferì a San Francisco durante la corsa all’oro della California negli anni ’50 del XIX secolo. Strauss iniziò a vendere tessuto di tela ai minatori e, notando la necessità di pantaloni più robusti per il lavoro in miniera, iniziò a produrre pantaloni di tela che presto sostituì con il denim. In collaborazione con il sarto Jacob Davis, Strauss aggiunse i rivetti ai punti di maggiore tensione, come le tasche e le cuciture, per aumentare la resistenza del capo. Questi pantaloni erano inizialmente colorati con l’indaco, che dava loro il caratteristico colore blu.
I jeans di Levi Strauss divennero estremamente popolari tra i lavoratori, non solo in California ma in tutto il mondo, per la loro resistenza e comodità. Nel XX secolo, i jeans sono diventati un simbolo di ribellione giovanile, soprattutto negli anni ’50 e ’60, per poi essere adottati da quasi tutte le fasce di età e classi sociali come un capo essenziale del vestiario casual.
Nel corso degli anni, i jeans hanno visto molteplici evoluzioni nel design e nello stile, adattandosi alle tendenze della moda e diventando uno degli indumenti più universali e amati al mondo.
I jeans rappresentano un interessante esempio di come un indumento pratico per i lavoratori sia diventato un’icona globale della moda, con radici profondamente ancorate nelle città di Genova e Nîmes.